STANZA SNOEZELEN

La parola Snoezelen è una contrazione tra due vocaboli olandesi:
“Snuffelen” e “Doezelen”, ovvero “annusare, curiosare” e “sonnecchiare”. Rilassarsi utilizzando i sensi.

Nasce in Olanda negli anni ’70 dall’idea di due psicologi (Cleland e Clar) per la cura di persone con grave disabilità mentale.
Il primo esperimento strutturato di Snoezelen nasce nel 1978 al centro residenziale per disabili “De Hartenberg” dove lavoravano due terapisti olandesi:
Jan Hulsegge e Al Verheuli, i quali appresero delle risposte positive che un collega era in grado di suscitare da parte dei suoi pazienti, quando erano inseriti in un ambiente sensoriale creato per lo scopo.
Jan Hulsegge e Al Verheuli realizzarono pertanto una tenda sensoriale per testare ulteriormente l’idea.
Le attività proposte all’interno comprendevano:
angolo soffice con cuscini e fieno, effetti di proiezione sul soffitto, reparto suono, reparto odori, oggetti tattili sul soffitto, cibi dolci, salati e amari,ecc…
L’esperimento ebbe un successo notevole, specialmente con pazienti gravi che dimostrarono feedback positivi feedback verbali e non verbali.
La costruzione delle prime stanze Snoezelen avvenne nell’anno 1984.

Snoezelen è un approccio mirato alla ricerca di un contatto con il mondo interno degli ospiti attraverso la stimolazione dei sensi, atto a migliorare il benessere delle persone.
Può quindi essere definita un attività di tempo libero durante la quale poter ritrovare se stessi; in particolare laddove non esiste da parte dell’individuo una piena capacità di filtrare gli stimoli esterni.

Gli obbiettivi principali dello Snoezelen sono:
• Riduzione dello stress e i comportamenti aggressivi o autolesionisti;
• Evocare ricordi;
• Indurre la calma e il riposo;
• Riportare equilibrio, ordine;
• Aumentare la capacità propriocettiva e l’utilizzo consapevole del corpo e dei sensi;
• Ogni persona è libera di esprimersi, agire e scegliere. Non esistono obblighi;
• Promuovere la comunicazione;
• Favorire il contatto e la relazione interpersonale;
• Aumentare l’autostima;

L’uso più comune dell’approccio Snoezelen è la stimolazione visiva, questo si ottiene attraverso delle fibre ottiche (per favorire la consapevolezza della luce), tubo a bolle (per stimolare il movimento oculare di inseguimento) e luci colorate diffuse (per stimolare la percezione del colore).
Per la stimolazione sonora si possono utilizzare musica, strumenti musicali, riproduzione filmati, lettore CD ed impianti stereo; possono influire le differenze di volume, tono e posizione nello spazio.
L’ambiente permette di esporre la persona a stimoli odorosi selezionati attraverso la diffusione di aromi ed essenze.
La Snoezelen può fornire molteplici esperienze tattili piacevoli per la persona come ad esempio delle texture su pannelli (per stimolare la percezione delle superfici, della dimensione e della forma); oggetti vibranti e massaggianti (per stimolare la percezione del movimento del corpo e sulla pelle e per stimolare l’equilibrio); delle poltrone imbottite di palline che avvolgono il corpo (per stimolare la percezione della sua posizione anche rispetto ad altri oggetti).

Per quanto detto in precedenza quindi il fine ultimo dello Snoezelen è creare un setting e un’attività ottimale per stimolare la curiosità, riportare alla calma e promuovere la relazione umana.